
Squitty e la Farfalla: la presentazione del volume
A seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina un numero significativo di persone, circa mille, principalmente donne e bambini, sono arrivate nel nostro territorio e hanno trovato ospitalità in famiglia, presso parenti, in appartamenti o camere messi a disposizione dalla cittadinanza, dai Comuni e dalle Parrocchie. I Comuni, le istituzioni del territorio lecchese hanno in questa congettura offerto prova di responsabilità, costruendo percorsi che assicurassero a queste persone sicurezza e benessere, mettendo al centro i diritti delle persone e valorizzando il nucleo famigliare.
Fondazione comunitaria del Lecchese, a sostegno della rete solidale che si che si è costituita sul territorio, ha attivato il fondo “Lecco ospita l’Ucraina” per la raccolta di donazioni finalizzate a sostenere le spese per l’ospitalità nei Comuni della provincia di Lecco, la fornitura di generi di prima necessità (cibo vestiario medicinali) e tutti gli interventi necessari per l’accoglienza dei cittadini Ucraini.
Nell’ambito delle attività del progetto “Family Power” finanziato con fondi regionali con la finalità di sperimentare interventi di supporto alla genitorialità e consulenza alle famiglie attraverso una programmazione congiunta tra Ambiti, Comuni, enti del terzo settore e consultori famigliari, ha preso forma il progetto “Un filo giallo blu”, per creare uno spazio di socializzazione per bambini e i loro genitori in un clima di benessere nei locali del centro per le famiglie “Dire, fare, giocare…” del Comune di Lecco che si prestano per loro natura ad ospitare la compresenza di adulti e bambini. Qui sono state raccolte le storie delle mamme ucraine, poi rielaborate con l’obiettivo di mettere al centro le esperienze dei bambini che hanno vissuto un cambiamento repentino nella propria quotidianità.
Mercoledì 21 dicembre 2022 è stato presentato l’esito di questo percorso con le famiglie coinvolte, il libretto “Squitty e la farfalla”. Il passaggio dall’ascolto delle proprie emozioni, alla rielaborazione dell’esperienza vissuta in un messaggio comprensibile ai bambini rappresenta un piccolo contributo per tutte le famiglie in fuga dalla guerra, per accompagnare i genitori all’ascolto e al supporto dei bambini e delle bambine.