
Progetto L’Ago: ricamare Reti Generative per gli anziani
Il progetto L’Ago, a partire dal 2019 porta avanti attività per coinvolgere le persone anziane supportandole nel contesto comunitario cui appartengono e cercando modalità per sviluppare reti sul territorio.
Il progetto ha visto fin dal suo esordio nel 2019 la collaborazione dei Comuni del Polo Lago (Civate, Pescate, Malgrate e Valmadrera) e della Cooperativa Sociale L’Arcobaleno che, grazie al supporto della Fondazione Comunitaria del Lecchese e dell’Ambito Territoriale di Lecco all’interno del bando aperto per la “Promozione di un Welfare Comunitario e generativo nell’Ambito distrettuale di Lecco”, ha permesso di offrire a tutti gli anziani residenti nei Comuni del Polo luoghi e momenti dedicati all’informazione sulla salute, sul benessere e sui cambiamenti, accompagnandoli anche nel mutamento tecnologico.
Abbiamo incontrato Roberta Magliacano della Cooperativa L’Arcobaleno e responsabile del progetto L’Ago, per conoscere meglio le attività, i risultati raggiunti e le prospettive di lavoro di questa seconda edizione del progetto, partito a febbraio 2022 e che terminerà a dicembre 2023.
“Pochi giorni fa abbiamo presentato i dati delle attività di questo intenso anno di lavoro. È stato un momento di restituzione significativo perché, oltre agli Assessori, hanno partecipato anche i Sindaci dei Comuni del Polo, la Presidente del Fondo di Comunità di Malgrate Donatella Crippa, e Natale Castagna, Presidente del Fondo di Comunità di Civate, che finanziano, insieme alla Fondazione Comunitaria del Lecchese, il progetto L’Ago”, esordisce Roberta.
Durante questo momento sono stati evidenziati i contributi del progetto e le azioni che sono state attivate a favore della popolazione anziana e fragile. Alcune attività sono strutturate e solide dopo più di tre anni di lavoro: è il caso della Custodia Sociale e degli Spazi Salute, servizi che operano in collegamento con i Servizi Sociali comunali e i medici di medicina generale. “In particolare, attraverso l’attività del Custode Sociale, che ha il compito di costruire relazioni con le comunità locali connettendo soggetti diversi tra loro, sostenere i caregiver e attivare micro-progettualità integrate a beneficio delle persone anziane, sono state sostenute, nel corso del 2022, un totale di 23 persone anziane con difficoltà. Inoltre, la raccolta dei dati e degli interventi ha permesso di far emergere un indicatore importante, ovvero le situazioni di solitudine che stanno aumentando per questa fascia di popolazione”, continua Roberta.
Anche rispetto agli Spazi Salute, presenti nei quattro Comuni, si evidenziano dati positivi con la presa in carico di 112 utenti per un totale di 1472 accessi. “Il totale degli accessi dimostra che ci sono utenti che ritornano più volte ad usufruire di questo servizio. Non solo per un monitoraggio rispetto al proprio stato di salute e benessere, ma anche perché viene considerato un luogo di ascolto e accoglienza.” Una lettura positiva anche per Silvia Tantardini, referente politico del Polo Lago e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Civate: “Gli Spazi Salute e la Custodia Sociale sono progetti molto importanti per il benessere della comunità. Fin dal periodo della pandemia, i custodi sono stati vicini ai cittadini più fragili, monitorando la salute fisica e il benessere mentale, sia attraverso visite che telefonate. Gli Spazi Salute funzionano con grandi risultati in tutti i Comuni del Polo, svolgendo un servizio di vicinanza e ascolto per i cittadini e i dati sugli accessi e sugli interventi ce lo dimostrano. Inoltre, da quest’anno, abbiamo attivato gli operatori per il supporto alla prenotazione di esami e visite mediche, operazione che risultava difficoltosa ai cittadini più anziani. Ora il nostro obbiettivo è lavorare sempre di più sulla creazione di reti di comunità e prossimità per la cura, assieme a cittadini, associazioni e servizi” conclude Silvia.
Infatti, il progetto L’Ago ha lavorato intrecciando collaborazioni e iniziative con la Banca del Tempo di Valmadrera, le associazioni Auser e Anteas, la rete dei servizi locali e il Centro Donadoni. “Vogliamo coinvolgere anche i commercianti dei Comuni nelle iniziative di sensibilizzazione alla demenza, con l’obiettivo di aumentare il livello di consapevolezza pubblica e creare una Comunità Amica delle Persone con Demenza” conferma Roberta.
Il progetto prevede inoltre incontri di formazione alla digitalizzazione dei cittadini anziani commisurate alle singole capacità/competenze ed esigenze per imparare ad utilizzare computer, smartphone e i servizi online. “Nel corso che abbiamo appena avviato insieme ad Auser, abbiamo avuto una corposa richiesta di partecipazione e abbiamo dovuto creare una lista d’attesa. Stiamo già progettando una seconda edizione con un focus sull’uso smartphone”.
“Nei prossimi mesi, invece, andremo a sviluppare un’indagine sociale per rilevare le aspettative e i bisogni della popolazione anziana rispetto ai temi della socializzazione, del tempo libero, ma anche al tema della salute, per permettere la progettazione di un’offerta di servizi rispondenti a necessità concrete ed esplicitate dalle persone” continua Roberta. “Sicuramente un obiettivo ambizioso, perché è necessario un coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che vengono a contatto con cittadini di questa fascia di età, per aiutarci a promuovere l’iniziativa.”