Percorsi per le Competenze Traversali e l’Orientamento per studenti con disabilità: lavorare sui contesti per lavorare con le persone

Percorsi per le Competenze Traversali e l’Orientamento per studenti con disabilità: lavorare sui contesti per lavorare con le persone

L’orientamento al lavoro gioca un ruolo fondamentale nel percorso di vita dei ragazzi, sia dal punto di vista della crescita e dello sviluppo delle loro competenze, sia per le scelte che si troveranno a compiere una volta terminato il tratto di vita dedicato alla formazione. Questo aspetto diventa ancora più importante quando si parla di ragazzi con disabilità o in carico a servizi specialistici, per i quali la fine della scuola rappresenta motivo di preoccupazione e ansia rispetto alla fase di vita successiva e l’ingresso nel mondo del lavoro e dell’età adulta.

Per questo motivo Regione Lombardia, con la DGR 2461/2019 – Linee di indirizzo a sostegno delle iniziative a favore dell’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità – e poi successivamente con la DGR 5578/2021 e la 7273/2022, ha investito risorse importanti sui territori affinché il tema dell’orientamento, in particolare rispetto ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) previsti sulle scuole secondarie di secondo grado e i centri di formazione professionali, diventi sempre più centrale e attento nei confronti di questa categoria di studenti. L’idea alla base è la costruzione di reti di soggetti a livello locale, in grado di favorire l’accompagnamento verso il mondo del lavoro, agendo in maniera preventiva e attuando strategie di coinvolgimento di tutti gli attori in gioco: lo studente e la sua famiglia, il tessuto imprenditoriale locale, i servizi specialistici e in generale tutti quegli enti che lavorano sul tema e nell’area dei servizi alla disabilità. Questa spinta verso la rete si inserisce in un approccio più ampio, che punta al progetto di vita come leva strategica nell’attuazione di interventi di diversa tipologia, affinché si possa progettare in maniera condivisa e sempre con uno sguardo prospettico, evitando di concentrarsi solo sul qui ed ora, mettendo le persone al centro di qualsiasi intervento, soprattutto in relazione alle loro aspettative e desideri e facendo emergere le risorse più che gli aspetti di fragilità.

La nostra provincia ha accolto questa sfida fin da subito, con una candidatura dell’Ambito territoriale di Lecco come ente capofila per tutti e tre gli ambiti, insieme a Girasole come gestione associata e grazie alla Provincia, che ha avuto un ruolo determinante di promotore della sperimentazione e attivatore dei processi di costruzione della rete. Ci siamo fatti raccontare da Roberta Rigamonti, responsabile dell’Area Disabilità dell’Impresa, e da Eugenio Brambilla, tutor e mediatore aziendale di Mestieri Lombardia – U.O. di Lecco, quali sono le caratteristiche peculiari di questo modello di attuazione dei PCTO e alcuni dati relativi a questi due intensi anni di lavoro.

Prima di tutto… chi sono i soggetti che concorrono a costruire questi percorsi?

“Sono tante le funzioni e gli enti coinvolti, proprio perché la struttura è quella della rete: troviamo in primo luogo la Provincia di Lecco con i servizi di Collocamento disabili e fasce deboli e d’Istruzione e formazione professionale,  le scuole, i Coordinatori pedagogici dei tre Ambiti, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il tutor esterno – su cui torneremo ampliamente dopo – il SAI (Servizio di Aiuto all’Inclusione) soprattutto nella fase di uscita, e ovviamente le aziende, di varie tipologie, comprese le cooperative sociali” ci spiega Roberta. La prima annualità si è concentrata proprio su un’iniziale tessitura della rete, che ha visto alcuni soggetti cominciare a lavorare insieme per attivare percorsi, per poi ampliarsi sempre di più in questo secondo anno: “Ad oggi abbiamo in rete 7 scuole, 16 aziende di diversi settori (ristorazione, commercio, artigianato, ricezione turistica) e 7 cooperative sociali, sparse su tutto il territorio provinciale”.

Eugenio, il tutor esterno, investe un ruolo molto importante nella relazione tra gli studenti e il mondo aziendale: è infatti colui che approfondisce la conoscenza con i ragazzi, accompagnandoli ad autovalutare le proprie competenze e a darsi degli obiettivi rispetto al loro percorso, incrociando le loro aspettative e interessi con la rete delle aziende, co-costruendo il progetto insieme a loro, alla famiglia e alla scuola e lavorando nel contempo per cercare di ampliare sempre più l’offerta di luoghi ospitanti che possano rispondere in maniera ampia e flessibile alle caratteristiche individuali di ciascuno, che è uno degli aspetti cruciali per la personalizzazione degli interventi. “Nel primo anno siamo riusciti ad attivare i primi  9 percorsi– sono 20 in totale i progetti attuabili con la DGR – ma in questo secondo anno ne sono già stati attivati 29 per 22 ragazzi, di cui uno residente nell’Ambito di Bellano, 13 nell’Ambito di Lecco e 9 nell’Ambito di Merate.”

“Il valore di questo tipo di approccio all’orientamento è alto e tocca diversi aspetti: sicuramente è un valore per gli studenti, che possono davvero crescere a livello di competenze trasversali che rimarranno come bagaglio prezioso per il loro futuro. Conoscere a 360° questi ragazzi in una fase precoce, ci aiuta a sviluppare insieme un’idea possibile del loro futuro, insieme alle famiglie, con cui svolgiamo anche attività di consulenza rispetto al percorso di certificazione e collocamento lavorativo. Ma il valore è grande anche per le aziende, che, accogliendo questi studenti, possono crescere molto dal punto di vista relazionale e avere un ruolo sociale attivo e concreto. Crescono tutti insomma, le persone, i lavoratori, i contesti” sottolinea Eugenio.

Attivare, coinvolgere e far crescere i contesti è un elemento essenziale quando si lavora sul progetto di vita. Mettersi in rete, in questo senso, sviluppa la percezione che l’accoglienza è qualcosa di comune, condiviso, non è un problema di qualcuno, ma diventa una risorsa preziosa per tutti” conclude Roberta, rilanciando alla prossima annualità con entusiasmo e con la volontà di stringere sempre più alleanze con aziende e scuole, per lavorare in stretta sinergia su tutto il territorio della provincia anche grazie al consolidamento dell’équipe di progetto che si è via via strutturata in questi due anni.