
LES CULTURES: l’integrazione di cittadini stranieri nel territorio
Da oltre 15 anni è attiva sul territorio della Valle San Martino l’Associazione Les Cultures – Laboratorio di cultura internazionale, un soggetto importante e storico che quest’anno festeggia i trent’anni di attività e che è sempre più un punto di riferimento sul territorio lecchese per l’ideazione di progetti e l’erogazione di servizi nei settori della formazione, istruzione e sanità finalizzati all’integrazione dei cittadini stranieri e, più in generale, alla crescita della cultura dell’integrazione.
Abbiamo incontrato Andrea Panizza, coordinatore di Les Cultures, per farci raccontare il loro lavoro, in particolare le azioni legate al territorio del Polo Valle San Martino.
“Il valore su cui fondiamo la nostra azione è l’uguaglianza dei diritti, nel rispetto delle diversità, della solidarietà e della giustizia”, afferma Andrea “Les Cultures lavora negli ambiti dell’integrazione, della difesa dei diritti, della cooperazione allo sviluppo – in particolare in Ucraina e Niger – e della promozione culturale, organizzando incontri e dibattiti pubblici al fine di sensibilizzare i cittadini e stimolarli alla riflessione su temi d’attualità.”
Tra le numerose azioni dell’associazione, abbiamo chiesto un approfondimento sul progetto “Sentieri per l’Integrazione” che prevede la progettazione e realizzazione di interventi volti a favorire l’integrazione di cittadini stranieri e minori in età scolare residenti sul territorio della Valle San Martino, finanziato dai Comuni del Polo e dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino. Un progetto molto importante per il Polo Valle San Martino vista l’alta percentuale di alunni stranieri sul territorio. Ci siamo fatti raccontare da Giulia Julita, responsabile progetti scolastici di Les Cultures, il contesto in cui si sviluppa e le specifiche attività.
“Nel nostro territorio stiamo assistendo alla stabilizzazione degli insediamenti migratori, che si traduce in un costante fenomeno di formazione di famiglie di immigrati e/o di nuclei derivati da ricongiungimenti familiari.” A confermare il quadro, i dati forniti dalle segreterie studenti degli Istituti Comprensivi di Calolziocorte e di Olginate relativi all’anno scolastico 2021/2022 con una percentuale complessiva di presenze straniere in leggero aumento: nell’I.C. di Calolziocorte la presenza di alunni stranieri è aumentata dello 0,5%, passando dal 13,8% al 14,3%, mentre per l’I.C. di Olginate si parla dello 0, 7%, passando dal 9,8% al 10,5% di alunni stranieri.
Emerge con chiarezza che, in questi anni, i bisogni legati alla presenza di minori stranieri sono cresciuti e mutati e che interventi di inclusione scolastica sono sempre più necessari, sia per garantire a questi minori e a tutto il gruppo classe nel quale sono inseriti un positivo percorso scolastico e di formazione.
“Il progetto Sentieri per l’Integrazione si pone in continuità rispetto alle esperienze maturate negli anni con la collaborazione della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e con gli Istituti Comprensivi di Calolziocorte e di Olginate, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale degli alunni stranieri, neoarrivati o con background migratorio, ovvero l’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, sia in termini di comprensione che di produzione linguistica.” continua Giulia.
Il progetto, infatti, si articola in una serie di interventi per rispondere ai bisogni linguistici primari – facilitazione di primo livello rivolta all’insegnamento della lingua della comunicazione di base a neoarrivati – e rafforzare la “lingua dello studio” – facilitazione linguistica di secondo livello a supporto dell’apprendimento delle discipline curricolari.
Nell’anno 2022, i minori stranieri neoarrivati o con background migratorio seguiti dal servizio sono stati 93, soprattutto provenienti dall’Ucraina e dal Sud America. “Gli interventi per gli alunni della scuola primaria o secondaria di primo grado vengono effettuati durante l’orario scolastico, con la formazione di piccoli gruppi in base ai bisogni linguistici rilevati. Per gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, inoltre, vengono svolti laboratori di potenziamento linguistico in orario extrascolastico al pomeriggio. I nostri operatori specializzati attivano programmi personalizzati di supporto linguistico, tutoring e accompagnamento allo studio”, continua Giulia.
Il servizio si rivolge anche alle famiglie per costruire un ponte con la scuola: grazie agli interventi di mediazione linguistico-culturale gli insegnanti vengono supportati durante l’inserimento dei nuovi studenti e nel rapporto con le famiglie, accompagnando il nucleo famigliare nel capire il funzionamento della scuola e gli strumenti utilizzati per comunicare.
Accanto all’inclusione scolastica, è fondamentale lavorare infatti con gli adulti all’interno della comunità di appartenenza: in collaborazione con il Comune di Monte Marenzo, Les Cultures ha attivato delle azioni di animazione sociale e culturale nella località Levata, una zona peculiare distante dal centro paese e quartiere d’immigrazione, dove oggi quasi un terzo degli abitanti è di origine straniera.
“Il Comune di Monte Marenzo ha messo a disposizione degli spazi all’interno della palazzina polifunzionale. Abbiamo attivato delle azioni mirate per la componente di cittadinanza straniera, come i corsi di lingua, ma anche attività più trasversali per animare un’area un po’ ai margini, dove l’offerta non è ampia e i cittadini faticano a spostarsi.” torna a raccontarci Andrea Panizza.
Nel corso degli anni sono stati creati corsi di italiano per donne straniere, realizzato anche grazie al fondamentale contributo di docenti e babysitter volontarie, momenti dedicati alle proiezioni cinematografiche di diverse culture per valorizzare le nazionalità che abitano il territorio, tornei sportivi e centri estivi per coinvolgere anche i non residenti nella zona.
“Il nostro obiettivo, anche grazie alla collaborazione con altri enti e con l’Impresa Sociale Girasole, è offrire ai cittadini occasioni per conoscere le realtà del territorio e partecipare a esperienze anche comunitarie, che sconfinino dallo spazio normalmente abitato. La località Levata è uno spazio isolato da cui non è facile spostarsi con mezzi pubblici e molti bambini non hanno mai lasciato la zona se non per recarsi a scuola. Offrire attività è un incentivo per gli stessi per conoscere le bellezze che offre la zona circostante ma anche motivo di coesione sociale” conclude Andrea.