Il progetto HABITAT – Giovani che vivono il territorio

Il progetto HABITAT – Giovani che vivono il territorio

Habitat – Giovani che vivono il territorio è il progetto di welfare comunitario attivo sul Polo Ovest, che coinvolge i Comuni di Bosisio Parini, Bulciago, Cesana Brianza, Costa Masnaga, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Rogeno e Suello.

Elisa Valsecchi, referente politica del Polo, ha condiviso con noi le scelte compiute dalle amministrazioni coinvolte. “Come amministrazioni abbiamo inteso i progetti di welfare comunitario come piattaforme per sperimentare azioni innovative sul territorio partendo sempre dalla rilevazione dei bisogni che incontriamo tutti i giorni. Il nostro Polo è costituito da nove Comuni ognuno dei quali con caratteristiche peculiari in termini di popolazione e fragilità. È emersa la chiara necessità di concentrare gli sforzi sulle problematiche giovanili come obiettivo comune.”

Elisa sottolinea che la marcata natura sperimentale e innovativa del progetto ha consentito di intraprendere azioni altrimenti impossibili da realizzare in altre modalità. Ad esempio, l’iniziativa che riguarda la promozione dell’associazionismo giovanile: “Abbiamo dato particolare spazio alle azioni di sensibilizzazione ambientale, realizzate in collaborazione con associazioni locali. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di un pensiero critico e promuovere la cittadinanza attiva tra i giovani,” commenta Elisa. Su questa tematica, grazie alla collaborazione con il gruppo informale “Green Boys”, è nata la proposta “Tutti al verde”, che vuole proporre nei comuni del Polo delle giornate di pulizia degli spazi verdi. La prima giornata della rassegna si è svolta a giugno a Bosisio Parini e ha visto coinvolti circa 30 persone, di cui 20 giovani, oltre che gli “Amici della Natura” e la Protezione Civile di Bosisio Parini.

Anche i centri rivolti ai giovani presenti nel Polo, come il Civico 1 di Bosisio Parini, il BaryCentro di Costa Masnaga e lo ZAC di Cesana Brianza, rivestono un ruolo importante: “questi spazi fungono da luoghi di incontro, apprendimento e svago, offrendo un ambiente sicuro grazie alla presenza di un educatore, che supporta e stimola i giovani ad esplorare le proprie passioni, sviluppare abilità sociali e partecipare attivamente alla vita comunitaria.” Ne è un esempio la collaborazione con il progetto “Safety Car”, che tratta il tema della prevenzione all’uso di alcool e sostanze alla guida. I giovani dello ZAC, insieme ad un artista locale, hanno realizzato un murales per promuovere buoni comportamenti ed evitare l’incidentalità stradale, proprio all’esterno del bar del Centro Giovani ZAC.

Sempre partendo dall’ascolto e dalla valorizzazione delle passioni dei giovani, nel comune di Nibionno è stata portata avanti l’iniziativa “Nibionno Band”, in cui 6 ragazzi/e hanno formato un gruppo musicale guidato da un educatore e musicista per fare musica insieme. Un’attività riuscita, conclusasi con la prima esibizione presso l’oratorio di Cibrone nell’estate 2023 in occasione della festa della Musica, che sarà riproposta nei prossimi mesi.

Altra iniziativa riguarda il supporto ai giovani nell’ambito del lavoro, attraverso azioni di orientamento e formazione. In particolare, sono stati proposti dei percorsi in collaborazione con il progetto Living Land di Consorzio Consolida per la Ricerca Attiva del lavoro, coinvolgendo 12 ragazzi NEET (“Not in Education, Employment or Training”) in un percorso che ha portato la maggior parte dei partecipanti ad iniziare un’esperienza lavorativa. Nella primavera 2023 si è svolto invece il bando Giovani Competenti Junior che ha coinvolto 7 ragazzi/e del Polo tra i 17 e 23 anni in attività di supporto ai doposcuola e alle biblioteche del territorio, in collaborazione con servizi e realtà associative.

Sulla varietà delle offerte e iniziative Elisa commenta: “un’azione che continueremo a potare avanti è la comunicazione, allo scopo di potenziare il riconoscimento del progetto Habitat e garantire che il maggior numero di cittadini sia informato sulle opportunità disponibili. È importante che i genitori siano consapevoli dei servizi presenti sul territorio che propongono attività a seconda dell’età e del momento di vita dei ragazzi e delle ragazze.”

Abbiamo chiesto a Elisa quali sono i vantaggi di questo modo di collaborare e lavorare tra amministrazioni.

“Lavorare congiuntamente, personalizzando le azioni in base ai bisogni di ogni comune, ha richiesto indubbiamente una maggiore dose di tempo e impegno, ma ha prodotto risultati notevolmente efficaci.
Habitat ci ha consentito di avviare un nuovo paradigma di collaborazione tra le amministrazioni coinvolte. I Comuni, un tempo considerati “entità isolate,” hanno appreso il valore e l’importanza di unire le forze, operando in sinergia per affrontare questioni trasversali e offrire soluzioni significative alla comunità.”

Il lavoro di collaborazione è stato generativo e ha portato alla creazione di una serie di alleanze, come la collaborazione nel Polo Educativo dei Comuni di Cesana Brianza, Suello e Bosisio Parini, e ha facilitato la connessione tra servizi, per esempio con gli Spazi Salute.

“Il lavoro di relazione e raccordo è stato sicuramente facilitato dall’operatore di comunità, una figura che abbiamo scelto di promuovere e sostenere all’interno del progetto Habitat. Questa figura rappresenta una risorsa fondamentale, in quanto collaborare richiede il costante mantenimento delle relazioni, sia tra i vari comuni coinvolti, che con scuole, centri giovanili, associazioni e servizi.”

Prima di concludere, Elisa lancia un augurio per il futuro. “Il bilancio positivo ottenuto grazie a questa modalità di lavoro rappresenta un segnale incoraggiante per il percorso che intendiamo perseguire in futuro al fine di migliorare ulteriormente il sistema, grazie anche al prezioso contributo dell’operatore di comunità, del referente dei Servizi Sociali di Base e del referente di Polo dell’Impresa Sociale Girasole. Questa sinergia di figure consente di superare le eventuali discontinuità dovute ai cambiamenti amministrativi. Speriamo che queste solide basi possano essere mantenute e ulteriormente sviluppate nel corso del tempo, garantendo una crescita continua e un miglioramento costante del nostro sistema di welfare comunitario”.