CURA DEI LUOGHI, CURA DELLE RELAZIONI: The Factory anima i quartieri della città promuovendo l’incontro, lo scambio e il benessere

CURA DEI LUOGHI, CURA DELLE RELAZIONI: The Factory anima i quartieri della città promuovendo l’incontro, lo scambio e il benessere

Cosa serve per fare comunità? Come aggregare persone e realtà diverse sui quartieri della città? Con quali obiettivi? Il progetto The Factory sta lavorando, già dallo scorso anno, per creare occasioni aggregative e di animazione nei rioni di Belledo, Germanedo e Caleotto attraverso iniziative che sottolineino il piacere del fare insieme per il bene di tutti. Per progettare e organizzare le varie attività si è costituito un vero e proprio “tavolo comunità”, che ha visto la partecipazione stabile di alcuni servizi, ma anche di realtà di Terzo Settore importanti con sede in questi quartieri: il CFP Consolida, capofila del progetto, i Custodi Sociali e i Cantonieri di Comunità del Comune di Lecco e attivi su tutto il territorio comunale, l’Informagiovani, il Centro Diurno Disabili “La Casa di Stefano”, l’Associazione Culturale Islamica “La Città”, il Circolo Arci Promessi Sposi, Associazione CasAmica e il gruppo Amici di Germanedo.

Una prima iniziativa che sin da subito il gruppo ha voluto mettere in campo è quella delle pulizie comunitarie e piccole manutenzioni ordinarie degli arredi urbani, grazie alla guida sapiente della squadra dei Cantonieri di Comunità del servizio CESEA. Al momento sono stati 5 i momenti in cui le varie realtà coinvolte si sono ritrovate all’interno dei parchi dislocati nei quartieri, per pitturare cancelli, sistemare le panchine e, perché no, fare merenda e chiacchierare insieme. «Sono stati momenti davvero intensi, nei quali tutti quanti abbiamo respirato un’aria di comunità e un comune desiderio di fare qualcosa che potesse rendere i parchi dei luoghi ancora più accoglienti e vivi» ci ha raccontato Francesco, operatore di CESEA, che ha aggiunto «è stato bellissimo vedere insieme tante persone e sentire riconosciuto un aspetto che, come servizio, sentiamo importante: la cura dei luoghi e del bene comune, da cui passa anche la cura delle persone e della relazione tra cittadini. Abbiamo invitato anche altri enti, come Artimedia e la Scuola dell’Infanzia Bonaiti, che hanno accolto con entusiasmo la proposta di “sporcarsi le mani” con noi. Anche i cittadini stessi ci hanno visto all’opera e alcuni di loro ci hanno dato spontaneamente una mano. Sono state occasioni importanti per far conoscere tutte le nostre realtà».

Perché allora non continuare a coltivare una visione di comunità che ci veda tutti corresponsabili e attivi nel proporre e concretizzare idee per migliorare il vivere comune? Quale strumento migliore che feste e momenti conviviali per cominciare a conoscersi e a partecipare alla vita di comunità? Dopo la festa di fine anno organizzata in Piazza V Alpini (ne abbiamo parlato qui), il progetto ha insistito su questo fronte e, durante questa primavera, ha organizzato due cene solidali, una delle quali presso il Centro culturale dell’Associazione Islamica La Città. Il 12 aprile il Centro ha aperto le sue porte, accogliendo tutti i cittadini in occasione della rottura del digiuno serale (l’ifṭār) durante il mese di Ramadan e offrendo una ricchissima cena con pietanze tipiche di diverse parti del mondo musulmano. «Non ci aspettavamo tutte queste persone, è stato un momento di scambio intenso, che ci ha riempito di gioia. Per noi era importante condividere con la comunità lecchese un momento sacro per la nostra religione, perché crediamo molto nell’apertura e nel dialogo tra persone e culture. The Factory ci ha permesso di attivare questo scambio e di trovare tantissime occasioni di incontro anche con altre realtà: ad esempio con il CSV per l’attivazione di un Punto Informatico Territoriale e con Lezioni al Campo per le lezioni di italiano presso la nostra scuola. Vogliamo continuare a lavorare insieme a tutti, per fare comunità e per sostenere i più fragili», ci ha raccontato Hicham Bouraghba, presidente dell’Associazione.

Le cene solidali – la seconda è prevista per l’11 maggio presso il Circolo Arci Promessi Sposi con una pizzoccherata in compagnia – si inseriscono all’interno di un’iniziativa più ampia dal titolo “Dona un fiore – fai sbocciare la tua comunità”, attraverso la quale il progetto ha pensato di coinvolgere la cittadinanza in un gesto di vicinanza nei confronti di persone e famiglie sole che abitano nei quartieri di Belledo, Germanedo e Caleotto, cercando di attivare anche qui uno scambio. Durante le cene, nonché in occasione dell’evento organizzato dal CFP Consolida “Montessori in fiore” previsto per il 13 Maggio e grazie anche alla collaborazione con due fioristi dei quartieri, “Il Petalo” sito in via T. da Belledo 10 e “Flora” in Corso Promessi Sposi 60, si potranno donare fondi per l’acquisto di fiori che saranno poi consegnati alle persone e famiglie sole, ma anche dalle stesse associazioni. «Regalare un fiore è un gesto di grande vicinanza, che permetterà di incontrare le persone e di fare due parole, bere un caffè insieme e far sentire loro che la comunità è presente. A consegnare le piante, infatti, saranno i ragazzi dei gruppi Scout Lecco 1 e Lecco 2, del Centro Diurno Disabili “La Casa di Stefano”, i Custodi Sociali e il servizio Famiglia e Territorio del Comune di Lecco» racconta la coordinatrice del progetto Silvia Brocchi, che aggiunge: «Dopo essere entrati nelle case, vorremmo dare seguito alle iniziative di comunità puntando a far uscire le persone per ritrovarsi nei quartieri: già da alcuni mesi stiamo lavorando su un progetto di “adozione” di alcune panchine di Piazza V Alpini da parte delle realtà che partecipano al tavolo, allo scopo di animare il parco proprio attorno alle panchine. Stiamo collaborando con l’Amministrazione comunale anche per poter lanciare un messaggio con delle scritte simboliche e significative, che diano l’idea dell’apertura e della voglia di stare insieme”.

Per rimanere sempre aggiornati sulle iniziative del progetto è possibile visitare la pagina: https://impresasocialegirasole.org/politerritoriali/progetto-the-factory/