
Comunicare il tema dell’affido
L’accoglienza di un bambino e della sua storia familiare attraverso un percorso di affido è un gesto d’amore e cura, una scelta importante e di grande valore sociale, che attua in pieno il diritto per bambini e ragazzi di avere una casa e un percorso di crescita personale, al di là dei momenti di difficoltà che può vivere la famiglia d’origine. Una scelta che non prevede requisiti particolari e aperta a chiunque abbia compiuto la maggiore età: persone singole o coppie spostate, conviventi, con o senza figli.
Il Servizio Affido degli Ambiti territoriali di Bellano, Lecco e Merate ha scelto, già nell’inverno del 2022, di cominciare a immaginare una comunicazione più strutturata ed efficace per trattare un tema delicato e allo stesso tempo urgente: “Seguiamo all’incirca 70 famiglie all’anno, ma spesso non riusciamo a coprire le richieste che riceviamo. Con questo importante lavoro sulla comunicazione e l’utilizzo di nuovi strumenti digitali ci siamo dati l’obiettivo di comunicare in modo nuovo il concetto di accoglienza, sensibilizzando i cittadini e le famiglie, ma anche i servizi, le scuole e il territorio nel suo complesso” sono le parole di Angela Palleschi, coordinatrice del Servizio Affido.
Lavorare sulla comunicazione ha significato, per lo staff del servizio, mettersi in gioco e avviare un processo riflessivo su come il tema dell’affido è percepito, su quali sono i principali target di persone che hanno intrapreso il percorso nel corso degli ultimi anni anche in relazione ai cambiamenti conseguenti alla pandemia, su quali parole vengono utilizzate per promuovere una scelta di questo tipo ma anche sul potere delle storie di chi è o è stata famiglia affidataria. Grazie al supporto e alla consulenza dell’ufficio di comunicazione dell’Impresa Sociale Girasole, il servizio ha svolto un’importante attività di analisi e progettazione, utilizzando alcuni strumenti specifici della comunicazione sociale e scegliendo un approccio di tipo narrativo. Questa modalità di lavoro dà infatti grande rilevanza e valore al contesto nel quale si alimenta e si rinnova la conoscenza, la sensibilità e la competenza: una learning community, ossia l’organizzazione (in questo caso quella del servizio) intesa come una vera e propria comunità di apprendimento, che, se accompagnata all’interno di un processo, può innovarsi anche sensibilmente sia nella comunicazione interna ed esterna, sia nella programmazione delle proprie attività specifiche.
Grazie a quest’attività, è maturata la scelta di aprire un sito dedicato al tema dell’affido e alla promozione delle iniziative del servizio, connettendola ad una pagina social, in particolare Facebook. Inoltre, è stato ristrutturato tutto il materiale informativo e la linea grafica e visiva del Servizio, compreso il logo: un elemento di grande rilievo quando si affronta la comunicazione è proprio quello dell’identità visiva, che permette al pubblico di riconoscere un certo stile, aiutando a veicolare il messaggio.
Una persona dell’équipe del servizio è stata affiancata dall’ufficio comunicazione, attraverso una piccola formazione che ha permesso di acquisire delle competenze di base per poter utilizzare in autonomia gli strumenti digitali costruiti insieme. Inoltre, sono già state programmate diverse azioni di sensibilizzazione sul territorio, che potranno contare su questi nuovi strumenti, al fine di raggiungere nuove famiglie potenzialmente interessate al tema, ma anche nuovi enti con i quali collaborare sempre più strettamente e in maniera più efficace.
Questa modalità di lavoro è una delle tante possibilità che si aprono quando ci si approccia in maniera strutturata alla comunicazione, come azione inserita in pieno nella programmazione di un progetto e/o di un servizio, che permette di aprire nuove possibilità e di far emergere apprendimenti informali, problematicità e opportunità trasformative.